Survey alle imprese 2018-2019

L’indagine 2018-2019 ha avuto come focus l'analisi del legame tra strategie di innovazione e strategia formativa.
  1. Quali strategie di innovazione?
  2. Quali strategie nell'attività di formazione?
  3. Esiste un legame di complementarità tra le due strategie?

L’indagine qualitativa condotta tra metà giugno 2019 e fine luglio 2019 ha coinvolto 279 imprese artigiane, con un tasso di completamento del 75%. Il focus principale di analisi è stato l’attività di formazione, per le quali si sono identificate in letteratura diversi potenziali legami con le strategie di innovazione.

Tra le innovazioni tecnologiche, un ruolo di rilievo lo hanno assunto in anni recenti le tecnologie del piano Impresa 4.0. Esse, infatti, non sono solo rilevanti per le grandi imprese industriali, che di fronte a tecnologie che possono modificare la traiettoria tecnologica del settore produttivo in cui operano muovono solitamente come first movers, ma sono di notevole importanza anche per le imprese artigiane, così come ha messo in evidenza anche la X Commissione permanente (attività produttive, commercio e turismo) (Commisione X, 2016) della Camera dei Deputati in termini di “maker economy”: “La maker economy è una forma di economia che viene dal basso, è l’orizzonte naturale di riferimento per gli artigiani che si stanno evolvendo in artigiani digitali in Italia e in Europa. Sostanzialmente si tratta di forme di autoproduzione artigiana che però sfruttano ed integrano tecnologie ed idee innovative. Rappresenta un mercato in continua espansione a livello globale ed è un mercato aperto all’innovazione e attento alle realtà emergenti”. L’identificazione di relazioni specifiche tra formazione e strategie di innovazione può essere di aiuto sia agli attori istituzionali e politici, sia alle imprese stesse: ai primi per definire e disegnare politiche e strategie a supporto di attività specifiche di formazione e/o innovazione; alle seconde per avere contezza dei principali legami tra innovazione e formazione che potenzialmente possono influire sulla competitività d’impresa e, da ultimo, sulle performance economiche ed occupazionali della stessa.

Fonte: Elaborazioni gruppo OsSIP-ER.

La fotografia che emerge dalle interviste realizzate evidenzia una struttura del campione di imprese in linea con quella della popolazione sui tre principali strati in accordo ai quali è stata effettuata la stratificazione campionaria: dimensione d’impresa, settore di appartenenza e localizzazione geografica (provincia).

Le imprese intervistate aderenti a Fondartigianato e localizzate nella regione Emilia-Romagna, rappresentano bene la popolazione di riferimento, hanno una struttura proprietaria prevalentemente famigliare, mostrando in tal senso un tratto comune alle imprese italiane e di più grandi dimensioni, hanno una struttura occupazionale largamente composta da dipendenti maschi ed un andamento economico sul biennio 2017-2018 generalmente positivo. Quest’ultimo rispecchia l’andamento sia dell’economia regionale che di quella nazionale nel biennio considerato.

Il focus dell’analisi ha riguardato i legami che le attività di formazione hanno con altre dimensioni strategiche dell’attività d’impresa, passando per le relazioni che le attività di formazione mostrano con le caratteristiche ascrittive di impresa. Andamento economico e formazione sembrano essere positivamente legati e la formazione tende ad essere erogata ai dipendenti con una lunga tenure, in coerenza con le ipotesi formulate dalla teoria dell’investimento in capitale umano. Inoltre, titolari d’impresa con titoli di studio più elevati pare che tendano ad essere più attivi sotto il profilo dell’erogazione di formazione, che pare anche legata al genere del proprietario. Le analisi descrittive condotte evidenziano anche specifici legami tra formazione erogata ed innovazione, che sono oggetto di approfondimenti di analisi legate all’obiettivo principale del rapporto:

  • disamina delle correlazioni bivariate tra attività di formazione nel tempo e specifiche tipologie di innovazione;
  • disamina delle correlazioni bivariate tra origine dei fondi per l’attività di formazione e tematiche/competenze oggetto della formazione stessa e tra queste ultime e le attività di innovazione;
  • analisi multivariata delle relazioni tra attività di formazione nel tempo e tipologie di innovazione.

Le analisi bivariate condotte attraverso le tabelle di contingenza evidenziano che, a seconda del tipo di innovazione considerata, si rileva un’associazione più o meno significativa con l’attività di formazione: in particolare, pare emergere una relazione tra formazione e l’introduzione di innovazioni di processo, ambientali ed organizzative.

Allo stesso modo l’approfondimento di analisi multivariata offre un set di evidenze che puntano alla conferma dell’esistenza di legami tra attività di formazione nel tempo e innovazioni di processo, organizzativa e ambientali, sostenendo in tal modo l’ipotesi che formazione ed innovazione siano “complementari” nelle strategie delle micro e piccole imprese intervistate, sebbene occorra sottolineare che non tutte le strategie di innovazione si legano alla formazione erogata.

Il rapporto integrale è consultabile nella sezione reportistica.